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Immagine del redattoreLorenzo Pisana

Osteopatia e chiropratica: le piccole grandi differenze

Nel mondo delle medicine alternative, molto spesso è difficile orientarsi e comprendere quali siano le effettive differenze tra i diversi approcci, differenze che a volte sono molto sottili e poco chiare per chi non fa parte di questo mondo lavorativo.


Si tratta di due metodi di cura alternativi alla medicina tradizionale, entrambi volti a promuovere i meccanismi di guarigione del corpo.


Osteopatia e chiropratica sono due terapie manuali molto simili, ma al contempo profondamente diverse, almeno per quanto riguarda nascita e ispirazione.


Nello specifico, i pazienti possono richiedere un trattamento osteopatico o di chiropratica per ristabilire il benessere dell’organismo senza ricorrere a iniezioni o somministrazione di farmaci.


I presupposti sono gli stessi, in quanto sia osteopatia che chiropratica hanno l’obiettivo di ristabilire il naturale benessere dell’organismo attraverso la manipolazione dello stesso, che è in grado di rimuovere gli ostacoli al raggiungimento dell’omeostasi; entrambe quindi hanno come fine il benessere e il mantenimento della salute, che si presuppone l’organismo sia in grado di creare di per sé, in assenza di ostacoli al suo raggiungimento.


Dal Punto di vista storico il primo ad introdurre i concetti olistici fu A. Still che fondò nel 1892 la prima scuola di osteopatia sulla base di questo nuovo approccio alla medicina – la scuola fu chiamata la American School of Osteopathy (ora A.T. Still University) a Kirksville, nel Missouri. Il dottor Palmer era un suo brillante allievo e nel 1897 apre la Palmer School of Chiropractic, la prima scuola per l’insegnamento della chiropratica.

Per cui si può dire che le due tecniche abbiano una base comune, sebbene nel tempo si siano distanziate l’una dall’altra; in particolare la chiropratica ha assunto una direzione più neurologica, mentre l’osteopatia ha mantenuto un approccio piuttosto ampio.


Differenza tra Osteopata e Chiropratico





Secondo i fondatori dell’osteopatia A.Still e della chiropratica Daniel David Palmer il corpo sta bene ed è privo di patologie quando i sistemi base che sono MENTE, EMOZIONI e SISTEMA FISICO sono in totale equilibrio.


L’osteopatia si occupa del trattamento delle disfunzioni somatiche del sistema muscolo scheletrico.

Secondo l’osteopatia per raggiungere l’obiettivo di un equilibrio sarà importante eseguire una corretta Manipolazione della struttura ovvero una manipolazione da parte dell’osteopata del sistema viscerale e del sistema strutturale (colonna, sacro, cranio, articolazioni periferiche).

Con il suo approccio esclusivamente manuale centrato sulla persona che si integra con la medicina e le altre professioni sanitarie nella cura e nel mantenimento della salute delle persone, l’osteopata esegue dei trattamenti su tutto il corpo, andando di fatto ad interagire con la Fascia, il sistema nervoso, il sistema articolare e il sistema Viscerale, sfruttando la capacità intrinseca dell’organismo di tendere all’autoguarigione, lo stimola in un contesto che rispetta la relazione tra corpo, mente.


Anche la Chiropratica si occupa del trattamento di disfunzioni del sistema muscoloscheletrico e dei loro effetti sul sistema nervoso . Il principio fondante della Chiropratica è che il nostro corpo è un organismo in grado di autoregolarsi e guarirsi da solo e che il raggiungimento dell’omeostasi si ottiene grazie alla Manipolazione del Sistema Nervoso Centrale. Esso infatti, tramite i nervi periferici, riceve informazioni dai nostri organi e tessuti e le porta al cervello, dove queste vengono analizzate ed elaborate al fine di produrre una risposta che verrà poi trasmessa, tramite il midollo e i nervi spinali, ad ogni singola cellula del nostro corpo affinché si mantenga uno stato ottimale di salute. Il midollo spinale che è situato all’interno della colonna vertebrale, è una struttura mobile e dinamica, e in quanto tale, è soggetta a blocchi o alterazioni.

Quando occorre una di queste due condizioni, si crea tensione o pressione sui nervi spinali, che sono il canale di comunicazione tra il sistema nervoso e il resto del corpo, fornendo dunque al cervello informazioni incomplete o scorrette. La capacità di auto guarigione è dovuta al sistema nervoso nella sua funzione ottimale.


Differenze di trattamento


Generalmente una seduta osteopatica ha una durata variabile tra i 45 minuti e 1 ora in quanto l’osteopata esegue tutta una serie di test osteopatici per valutare appunto tutto il corpo nella sua interezza. Per risolvere un disturbo e ottenere giovamenti possono volerci tra le 5-6 sedute di media.


Quando invece parliamo di sedute chiropratiche, parliamo di un approccio che può essere più veloce con sedute di 15-30 minuti, ma spesso c’è bisogno di un numero massimo di sedute maggiore (circa 10, ma chiaramente il numero varia da persona a persona e da caso a caso).



Quindi per ricapitolare gli obiettivi sono gli stessi, così come i disturbi che possono essere curati (dolore cronico, ansia, difetti posturali e comportamentali, neuropatie ecc); cambia solo la modalità con la quale si affronta il disturbo, perché l’osteopata basa i propri trattamenti sulla manipolazione delle zone che si suppone siano la causa dello squilibrio, mentre il chiropratico riconduce il disturbo ad un turbamento del sistema nervoso centrale che ha sede nel cranio e nella colonna vertebrale. Nessuna delle due scienze può risolvere la malattia, ma entrambe possono però trattare le disfunzioni che ne sono la causa.


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