Il ciclo mestruale doloroso, chiamato anche dismenorrea, affligge moltissime donne (circa 7 su 10) dal menarca alla menopausa, rendendo difficile in quei giorni del mese la vita quotidiana e quindi dovere sospendere per alcun giorni la scuola, il lavoro o la vita sociale.
È una condizione così presente nella nostra società, che spesso le donne che ne soffrono scelgono di non parlarne nemmeno con il loro ginecologo o medico di base, credendo che quella sia una condizione implicita dell’essere donna.
L’intensità dei sintomi varia da donna a donna, rendendo l’esperienza del ciclo mestruale diversa per ogni persona.
Nella maggior parte dei casi i dolori mestruali si presentano nei primi giorni del ciclo per poi attenuarsi nei giorni successivi e possono presentarsi con sintomi quali:
-Dolore crampiforme e pesantezza del basso ventre
-Gonfiore
-Gambe pesanti
-Mal di testa
-Mal di schiena
-Dolore sovra pubico
-Stanchezza
-Irritabilità
-Vertigini
-Diarrea
-Nausea
-Vomito
Quali sono le cause di questi sintomi?
Il dolore ed i sintomi tipici della dismenorrea sono tipicamente causati dalle contrazioni della muscolatura liscia uterina, da una eccessiva produzione di mediatori infiammatori (prostaglandine) e dalla costrizione dei vasi sanguigni pelvici. Non sono da dimenticare cause esterne (stress, ansia) che possono peggiorare la sintomatologia.
Come prima cosa bisogna individuare se si tratta di dismenorrea primaria o secondaria.
DISMENORREA PRIMARIA
La diagnosi di dismenorrea primaria viene fatta attraverso una completa anamnesi così come tramite un esame pelvico e addominale completo dai quali viene esclusa la predisposizione per fattori di rischio secondari. La dismenorrea primaria non ha una causa ben precisa ma è stata associata ad un eccesso di prostraglandine in particolare le PGF2a che promuovono contrazioni a livello del miometro riducendo così il flusso di sangue a livello dell’utero e generando ipossia uterina. Tale ipossia è responsabile del dolore crampiforme tipico della dismenorrea primaria. È più presente nelle donne dai 10 ai 20 anni mentre con l’aumentare dell’età diminuisce tale condizione.
DISMENORREA SECONDARIA
La dismenorrea secondaria, mestruazioni dolorose posteriori al menarca, è più comune con l’invecchiamento, ha una causa clinicamente identificabile e spesso i sintomi sono legati a patologie dell’apparato riproduttivo (endometriosi, cisti ovariche, fibromi uterini, restringimento della cervice uterina, etc) oppure a patologie non ginecologiche (tumori, infiammazioni, aderenze cicatriziali, sindrome del colon irritabile, etc). Tra di esse vi sono anche cause muscoloscheletriche e viscero somatiche che talvolta non vengono prese in considerazione ma possono anch’esse contribuire all’insorgenza di un ciclo mestruale doloroso.
Il periodo di comparsa dei sintomi può aiutare a capire quale è la causa dei sintomi:
DOLORE PREMESTRUALE
Il dolore premestruale si verifica dall’inizio del flusso mestruale (e allora è intenso e di breve durata) o compare 24 ore prima delle mestruazioni per scomparire quando il flusso è già consistente. Questo tipo di dolore è in genere legato alla congestione dei fluidi o venosa della regione genitale dovuta a squilibri ormonali. Può anche essere dovuta a spasmi intestinali, durante la fase luteinica.
DOLORE INTERMESTRUALE
Il dolore intermestruale compare a metà delle mestruazioni, si intensifica verso la fine e scompare con l’arrestarsi del flusso stesso. Questo tipo di dolore può verificarsi in concomitanza di endometriosi, di problemi alle inserzioni uterine o ptosi.
DOLORE POST MESTRUALE
Il dolore post mestruale ha inizio quando il flusso è quasi alla fine e può durare un giorno o alcuni giorni. Può anche essere secondario ad endometriosi ma soprattutto occorre verificare la presenza di infezioni e fissazioni lombari.
Osteopatia e dismenorrea, ci può essere beneficio?
Sono numerose le donne che ricorrono mensilmente a potenti antinfiammatori, antispasmodici ed ormoni per contrastare la dismenorrea, ma non sempre con beneficio.
Dal punto di vista osteopatico, la dismenorrea primaria è causata da un insieme di disfunzioni soggettive da ricondurre a problemi nel sistema muscolo-scheletrico e viscerale, specialmente nella regione lombare e pelvica, ma non sono rari i casi in cui l’alterazione è più distante.
Non solo, concorrono a causare il disagio anche problematiche emotive e psicologiche, legate direttamente alla sfera mentale, ma anche influenzate dalla cattiva alimentazione, dalla postura e da fattori estrinseci (dieta, attività fisica, stato ormonale).
Compito dell’osteopata è, attraverso tecniche manuali, ripristinare la corretta funzionalità e la mobilità del sistema muscolo-scheletrico, dei visceri e delle fibre nervose restituendo all’organismo la fisiologica capacità di autoregolazione, la quale consente ai sistemi venoso e linfatico di agire sul rilascio ormonale.
La funzionalità nervosa è spesso anche interessata da restrizioni lombari e pelviche che possono aumentare la tensione muscolare ed alterare il flusso sanguigno, con conseguente gonfiore e congestione, le quali a loro volta promuovono l’infiammazione e l’irritazione. Molte pazienti infatti lamentano tensione nei muscoli pelvici e irrigidimento delle articolazioni: tutto questo ciclo vizioso conduce ad un incremento delle sensazioni dolorose. L’osteopatia mira ad interrompere questa sequenza di eventi con interventi mirati e personalizzati.
Il sistema nervoso parasimpatico e la risposta infiammatoria svolgono un ruolo nella sindrome premestruale. È stato dimostrato che le donne affette da sindrome premestruale presentano marcatori di infiammazione elevati, correlati alla gravità dei sintomi. Il nervo vago inibisce l'infiammazione attraverso la via colinergica antinfiammatoria. Inoltre, l'attivazione del sistema nervoso parasimpatico porta alla vasodilatazione degli organi pelvici, aumentando la perfusione di ossigeno e diminuendo così il dolore indotto dall'ischemia. Le vie parasimpatiche che interessano gli organi addomino-pelvici, in particolare le ovaie, le tube di Falloppio prossimali, i reni e gli ureteri superiori, derivano dal nervo Vago. Invece la parte inferiore dell’utero e il sistema riproduttivo inferiore sono innervate dai nervi pelvici Splancnici. Entrambe le aree sono facilmente valutabili e trattabili per l’osteopata.
Essendo la dismenorrea un problema largamente influenzato dallo stile di vita, l’osteopata potrà anche elargire consigli sullo svolgimento di attività fisica, esercizi posturali, modificazioni della dieta in modo che la paziente possa migliorare la gestione autonoma del disturbo e mantenere il benessere più a lungo dopo la manipolazione osteopatica.
Alcuni studi condotti su volontarie hanno dimostrato che dopo la manipolazione osteopatica il dolore associato al ciclo mestruale diminuiva fino al 50%; il trattamento non era standard, ma calibrato sulle esigenze di ogni paziente, sulla sua storia clinica e condotto in base alle valutazioni dell’osteopata sulla singola paziente.
N.B.
Prima di ricorrere a qualsiasi cura per i dolori mestruali è buona norma consultare il/la proprio/a ginecologo/a per capire l’origine del problema, prima di affidarsi a una diversa soluzione.
Zecchillo, D., Aquino, A., Acquati, A., Pisa, V., (2017), Osteopathic manipulative treatment of primary dysmenorrhea and related factors: a randomized controlled trial, International Journal of mediacal research % health science, 6, 11, 165-174;
Shermon, S., Docherty, J., Yao, S., Capobianco, J., (2019), An Osteopathic Approach to diagnosing and treating Perimenstrual Disorders, Osteopathic Familu Physican, 4, 1, 32-40;
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